Il Polistirene è un polimero dello stirene, il suo utilizzo è molto vario: si passa dal settore edile, al settore imballo, agli interni per espositori di vario genere, anche a pezzi strutturali nei macchinari e nelle logistiche per trasporti a temperatura controllata.
Il polistirolo utilizzava come componente di base lo "stirolo", successivamente è stato sostitutito dallo "stirene" che è sempre un derivato del petrolio, ma con un minore impatto ambientale.

 

Il polistirene espanso è un "monomero" trasformato tramite una lavorazione specifica in piccole perle di "sale" che vengono stoccate in grossi fusti ottagonali di cartone; vengono poi inserite in un "pre-espansore" dove, attraverso il vapore, avviene la trasformazione in piccole palline da circa 4/5 mm. successivamente essicate e stoccate in grossi silos.
Dopo un periodo di stagionatura vengono incanalate verso le "blocchiere" dove il materiale in base al peso viene pressato; l'utilizzo di vapore, acqua e con il gas "pentano" permette di unire le perle e formare dei blocchi che dopo circa 10/15 minuti in base alla densità vengono espulsi dall'interno, e portati nei magazzini  ad asciugare per circa 24 ore.
Le dimensioni medie dei blocchi sono di 4000x1000x1000 mm.

Il polistirene espanso è un materiale a cellule aperte: c'è dello dello spazio tra una pallina e l'altra, assorbe l'acqua ma non totalmente (dipende dallo spessore) ed è ottimo contro l'umidità in quanto ne attenua gli effetti.

Il polistirene estruso invece è una schiuma più compatta e non permette all'aria e all'acqua di passare, creando unabarriera.

Esiste anche il polistirene con grafite, è un materiale a cellule aperte come il polistirene espanso, ma con l'aggiunta di grafite. Di colore grigio, è usato in edilizia per la sua buona resistenza termica che è valida per varie applicazioni.

Esistono diverse densità per il polistirene, si va dalla densità D10 alla D35.
Le più usate sono D10, D15, D20, quelle superiori si usano per lavori speciali. Idem per il materiale con grafite.

Il polistirene è infiammabile, ma con l'aggiunta di un additivo durante la produzione può diventare autoestinguente, che significa che avvicinando una fiamma si accende, appena viene tolta si spegne senza fare fuoco, è utile in applicazioni edili e per lavori interni dove è richiesto per la sicurezza

A contatto con l'acqua essendo un materiale inerte non rilascia alcuna sostanza chimica, galleggia sulla superficie. Viene utilizzato anche nel terreno per arieggiare mischiato con la terra.

Lo scarto delle lavorazioni del polistirene viene sminuzzato da un macchinario chiamato Mulino, il quale crea un prodotto detto "macinato" che si usa in edilizia per alleggerire le solette di cemento; la rimanenza viene  compattata, per cui il riciclo è totale, pari al 100% del prodotto.

 

Lavorazione

Si prende il blocco che può avere dimensioni variabili, la più frequente è di 4000x1000x1000 mm;
si adagia il blocco su un macchinario che gli dà la prima dimensione a cui si vuole tagliare;
poi viene estratto e posizionato sulla prima macchina di taglio, che dà la seconda misura;
successivamente, in dipendenza delle lavorazione che si deve fare viene portato sulla macchina di finitura per il terzo taglio.

In caso di lastre viene insaccato direttamente sul tappeto e imballato in sacchi di polietilene e scotch, nel caso che il materiale venga scavato fresato, dal tappeto viene portato nel reparto dove in caso di fresato abbiamo due macchine a controllo numerico che programmate eseguono, forme e sagome di ogni tipo.

Nel caso dello scavato, vengono applicate ad un attrezzo dei fili rigidi caldi che scavano all'interno il polistirene è una lavorazione manuale.
Per la lavorazione a pantografo di cui abbiamo 2 macchine dopo il secondo taglio il materiale passa direttamente e viene sagomato, in varie forme, angolari interni imballo, interni espositori cartotecnici, strutture appoggio tipo selle, forme cilindriche ovali varie.